Il Coronavirus ha condizionato indiscutibilmente le vite di tutti, il lavoro, le abitudini. Abbiamo dovuto adattarci al cambiamento e fare in modo, allo stesso tempo, di non arrenderci, di avere la forza di ripartire quando è stato il momento di farlo.
Anche quest’anno la Cantina Pisan-Battèl ha portato avanti la sua vendemmia, non con poche difficoltà. Giunti quasi al termine dei lavori abbiamo voluto scoprire quali sono state realmente le preoccupazioni, le rivincite e i cambiamenti che si sono susseguiti in corso d’opera.
Il post vendemmia raccontato da Antonio Pisante
Abbiamo intervistato per l’occasione Antonio Pisante, uno dei due titolari della Cantina Pisan-Battèl, che ci ha parlato di diverse sfaccettature della vendemmia durante il Coronavirus. Ecco le sue parole:
- Com’è stata questa vendemmia rispetto al 2019?
Abbastanza intensa, perché abbiamo dovuto far fronte a tutte le incertezze di quest’anno molto particolare. Le temperature erano molto alte, ed eravamo preoccupati di come saremmo giunti al prodotto finale.
- Dunque ci sono stati momenti in cui avete creduto che la vendemmia 2020 non sarebbe stata portata a termine?
Questo sicuramente no, ma la paura di non avere le tempistiche giuste c’era, o comunque di essere fuori dalle curve di maturazione. Per noi è molto importante riuscire a portare il prodotto nei giusti tempi in cantina.
- Le preoccupazioni maggiori cosa riguardavano?
Tra le tante preoccupazioni ci sono stati sicuramente gli imbottigliamenti fatti in ritardo, e quindi la “paura” di non riuscire a svuotare i serbatoi per fare spazio alla nuova annata.
- Quali sono stati i motivi principali che non vi hanno permesso di arrendervi?
La ripresa a fine maggio, inizi giugno. Siamo stati tutti travolti dall’incredibile voglia di ripartire insieme, di festeggiare questo nuovo inizio; e quale modo migliore di festeggiare esiste se non con una bottiglia di spumante?
- Le aspettative sono state soddisfatte, non soddisfatte o superate?
Non avevamo grandissime aspettative, a causa delle preoccupazioni di cui vi ho parlato, ma inaspettatamente e fortunatamente sono state superate. Questo grazie alla tempestiva interpretazione da parte di tutto il nostro staff di quello che poteva essere la vendemmia. Siamo stati bravi credo, ad anticipare lì dove era necessario l’epoca di vendemmia, riuscendo a portare in cantina prodotti con parametri ottimali.
- Riflettendo a posteriori, quali sono state le maggiori difficoltà a livello esecutivo?
Beh, a livello esecutivo non ci sono state grandi difficoltà. L’unico punto a sfavore è stato sicuramente il dover affrontare una vendemmia abbastanza lunga, appunto perché in alcuni casi abbiamo anticipato ed in altri posticipato. Il caldo non sempre anticipa le maturazioni e ci è capitato di dover aspettare addirittura qualche goccia d’acqua per poter andare avanti.
- Le tempistiche hanno subito variazioni anche a causa del Covid-19?
Le tempistiche sono state rispettate, in quanto l’epoca di vendemmia è paritetica a quella del 2019.
- Durante il periodo del lockdown avete avuto modo di elaborare ulteriori obiettivi a livello commerciale?
Sicuramente il lockdown ci è servito per riflettere sulle strategie future, per esempio sull’attivazione di un e-commerce, sull’investimento appunto in ulteriori canali commerciali. Abbiamo ragionato più sul cliente finale che sul cliente Horeca (Hotel, Restaurant, Cafè).
- Avete notato cambiamenti in relazione ai rapporti commerciali rispetto allo scorso anno?
Col senno di poi abbiamo notato grandi cambiamenti: più maturità nel rapporto con grossisti e addetti ai lavori. Si sta dando più importanza al produttore che al prodotto, o meglio meno alla catena commerciale. Non conta più solo il legame tra prodotto e cliente finale. Oggi c’è più rispetto per chi produce e siamo stati travolti da questa ondata positiva con molto piacere. Con il Coronavirus abbiamo avuto più tempo per ragionare, per confrontarci tramite conference call con altri produttori, con il comparto agricolo, con Coldiretti ed i vari grossisti. Possiamo dunque ammettere che il Coronavirus ci ha permesso di far luce sull’importanza di questi rapporti.
- Com’è cambiata la Cantina Pisan-Battèl dal 2017 ad oggi?
Più CONSAPEVOLEZZA. Questo è quello che mi sento di dire, perché nel 2017, pur venendo da tanti anni di esperienza nel settore, eravamo comunque una start up. Oggi, nel 2020, avendo affrontato anche le difficoltà del periodo Coronavirus ci sentiamo più galvanizzati e sicuri.
La parola dell’enologo Cosimo Cristiano Chiloiro
In occasione di quest’intervista post vendemmia durante il Coronavirus, abbiamo avuto il piacere di rivolgere qualche domanda anche all’enologo della Cantina Pisan-Battèl, il Prof. Cosimo Cristiano Chiloiro.
- Quali sono i parametri importanti per realizzare una buona base spumante?
I parametri importanti fondamentalmente sono tre: grado alcolico che deve essere basso, acidità alte, relativamente al vitigno che andiamo a lavorare, e pH bassi. Questi tre parametri avvantaggiano successivamente il concetto di schiumabilità e di schiuma che può avere una base spumante in fase di rifermentazione.
- Quest’anno sono stati rispettati tutti gli standard appena elencati oppure ci sono state variazioni causate dalle condizioni climatiche?
Sono stati rispettati sul piano di trasformazione e sul piano di epoche di raccolta perché comunque Pisan-Battèl, la nostra azienda, ha una forte attenzione verso le epoche di raccolta e le curve di maturazione delle uve. Non sono state rispettate nel senso che è stata un’annata molto secca, ha piovuto poco, fattore che ha svantaggiato i pH bassi e le acidità alte. Questo però è stato compensato dall’anticipazione della raccolta.
- Possiamo considerare il 2020 come una buona annata?
Assolutamente sì. Le uve sono estremamente sane e non abbiamo avuto problemi di muffe, anche perché sono stati fatti pochissimi trattamenti e l’impatto fitosanitario è estremamente basso.
- Quale sarà il primo prodotto ad essere imbottigliato?
Il primo prodotto ad essere imbottigliato sarà il nostro Ancestre, che è in fase di fermentazione ed a breve sarà pronto per passare alla fase successiva dell’imbottigliamento.
Curiosità e sapori della Cantina Pisan-Battèl
La Cantina Pisan-Battèl si impegna fortemente nella diffusione di informazioni utili agli appassionati, a chi ha voglia di approcciarsi a questo mondo e ai curiosi. Antonio Pisante e Leonardo Battello vi aspettano presso la loro Cantina a San Severo (FG) su Corso Vittorio Emanuele II, 25.
Per motivi organizzativi e per rispettare le normative emanate dal nuovo DPCM vi invitiamo contattarci all’indirizzo contatto@pisanbattel.it o al numero 0882.605935.